Perché Bitcoin sta crollando

La più importante valuta digitale al mondo ha perso il 65% in meno di un anno.

A novembre 2021 aveva registrato il massimo storico a 68.990 dollari, ora sembra essere in caduta libera e la resistenza ai 20.000 dollari di questi ultimi giorni preoccupa gli investitori.

La causa di questo ultimo crollo sembra essere l’inflazione. In particolare gli investitori sembrano temere che l’attuale livello di inflazione possa continuare ad aumentare, di conseguenza facendo crescere il rischio di una recessione e più generalmente il livello di incertezza riguardo alla situazione economica globale. Timore che è stato dimostrato dagli investitori attraverso una grande svendita dei propri asset, che ha portato il valore di bitcoin, così come della maggior parte della altre criptovalute, a crollare.

Che le criptovalute siano molto volatili lo sapevamo, è una loro caratteristica fondamentale, infatti trader crypto più esperti affrontano la volatilità delle criptovalute come un’opportunità.

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Il crollo dipende proprio dagli investitori

Non ci sono dubbi che ad aver innescato il crollo hanno influito gli annunci dei rialzi dei tassi di interesse arrivati sia dalla banca centrale statunitense (Fed) che dalla Banca centrale europea (Bce), ma ad aver contribuito alla discesa è stata anche la paura di chi, nel panico, ha abbandonato la nave pensando che stesse affondando.

Il mercato delle criptovalute cosi come per altri asset speculativi è soggetto a volatilità, e l’incertezza che ha circondato situazione economica globale nell’ultimo anno ha ripetutamente portato gli investitori a svendere i propri beni in proporzioni massicce.

Ciò che ha innescato questo inverno crittografico è anche una certa correlazione delle criptovalute con i mercati azionari fortemente tecnologici.

Quindi l’inflazione in aumento e una politica della SEC poco risolutiva stanno comunque influenzando il settore dove tutti sono in attesa. Nondimeno c’è anche la sfiducia degli exchange.

Come ad esempio il caso Celsius di cui si è molto parlato per la sua decisione di sospendere i prelievi in criptovalute. Una mossa che molti hanno percepito come un pericolo anche se l’exchange ha rassicurato che l’obiettivo era solo quello di proteggere i fondi dei clienti.

Molti credono che questa fase terminerà a breve

Secondo Nayib Bukele, presidente di El Salvador, addirittura bitcoin aumenterà “immensamente”.

“Vedo che alcune persone sono preoccupate o ansiose per il prezzo di mercato di #Bitcoin . Il mio consiglio: smetti di guardare il grafico e goditi la vita. Se hai investito in #BTC il tuo investimento è sicuro e il suo valore crescerà immensamente dopo il mercato ribassista. La pazienza è la chiave.”

Nayib Bukele, presidente di El Salvador

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Ovviamente c’è anche chi dissente di queste previsioni ottimistiche. Il governo cinese infatti ha messo in guardia gli investitori, sostenendo che il prezzo di bitcoin arriverà presto a zero.

“Bitcoin non è altro che una serie di codici digitali, i suoi rendimenti derivano principalmente dall’acquisto e dalla successiva vendita a un prezzo più alto. In futuro, quando la fiducia degli investitori crollerà o le nazioni del mondo dichiareranno Bitcoin illegale, l’asset tornerà al suo valore originale, ovvero nulla.”

Lo scorso luglio il governo cinese aveva vietato il mining di bitcoin, e attualmente pianifica il lancio di una Central Bank Digital Currency (CBDC) chiamata “yuan digitale” (e-CNY). A settembre 2021 ha anche vietato tutte le transazioni in criptovalute, e sin dal 2018 è illegale per gli exchange stranieri operare nel Paese.

Da notare che quando hanno vietato il mining, il valore non si è spostato di una virgola!

Anche Tom DeMark, fondatore e CEO della società di analisi di mercato DeMark Analytics, ha recentemente rilasciato una previsione abbastanza negativa sul futuro di bitcoin:

“Dopo un simile collasso, una ripresa di bitcoin fino al suo attuale massimo storico richiederà anni se non decenni.”

Tuttavia, non è da escludere la possibilità di un ritorno a 40.000$ nei prossimi mesi:

“Ciò non nega la possibilità di un recupero fino al 50-56% nei prossimi mesi. In altre parole, BTC potrebbe tornare a quota 40.000-45.000 dollari.”

Più ottimista invece Jon Cunliffe, vicegovernatore della Banca d’Inghilterra, secondo il quale i progetti che riusciranno a rimanere a galla durante il mercato ribassista diventeranno “player dominanti” quando il trend si invertirà:

“Qualunque cosa accasa alle criptovalute nei prossimi mesi, ritengo che la tecnologia e la finanza crypto continueranno a essere sviluppate. Hanno il potenziale di migliorare notevolmente l’efficienza e cambiare l’intera struttura del mercato.”

Foto di Karolina Grabowska

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Disclaimer: Lo scopo di questo articolo è puramente informativo, educativo e/o di intrattenimento. La negoziazione e l’utilizzo di risorse finanziarie comporta sempre rischi significativi, inclusa la possibile perdita di tutte le risorse in portafoglio. Prima di effettuare qualunque operazione in questo ambito, assicurati di aver studiato e compreso a pieno quello che stai facendo e tutti i rischi connessi.

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