Le 5 Criptovalute da monitorare dopo l’Halving del Bitcoin

Lo scorso 20 aprile c’è stato il quarto halving della storia del Bitcoin.

L’halving del Bitcoin è un evento significativo che riduce l’emissione di nuove monete e ha un impatto diretto sull’economia dell’ecosistema crypto. Il termine halving, che in inglese significa “dimezzamento”, si riferisce alle emissioni della criptovaluta. Infatti, la ricompensa ottenuta dai miner per la estrazione di ogni blocco di transazioni sulla blockchain è stata da allora dimezzata da 6,25 a 3,125 bitcoin, determinando così una diminuzione dell’estrazione giornaliera da 900 a 450.

Come sempre, l’attenzione degli investitori e degli appassionati di criptovalute si concentra non solo sul Bitcoin, ma anche su altre valute digitali che potrebbero beneficiare dell’evento.

Ecco cinque criptovalute da monitorare attentamente e che potrebbero vedere aumentare il proprio valore a lungo termine:

1. Ethereum (ETH)

Ethereum è la seconda criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato e ha un ecosistema robusto di applicazioni decentralizzate (dApp), finanza decentralizzata (DeFi), e token non fungibili (NFT). Il passaggio a Ethereum 2.0, con il meccanismo di consenso Proof of Stake (PoS), e il suo ruolo dominante nel mercato DeFi, fanno di ETH un asset da tenere d’occhio. Dopo l’halving del Bitcoin, la maggiore attenzione potrebbe portare a un aumento della domanda per le applicazioni basate su Ethereum.

2. Litecoin (LTC)

Litecoin è spesso chiamato il “fratello minore” del Bitcoin, essendo una fork di Bitcoin con un tempo di blocco più veloce e un’offerta massima più alta. Litecoin ha il proprio ciclo di halving, che si è verificato nel 2023, ma tende a seguire le tendenze del Bitcoin. Il suo ruolo come “argento” rispetto al “oro” di Bitcoin lo rende una scelta interessante per chi cerca alternative con una base tecnologica solida.

3. Cardano (ADA)

Cardano è una piattaforma blockchain che punta sulla sicurezza, la scalabilità e l’interoperabilità. Con il lancio della fase “Alonzo”, che ha introdotto gli smart contract, Cardano è diventato un concorrente più diretto di Ethereum. La sua community forte e gli sforzi continui nel campo dell’innovazione la rendono una criptovaluta da monitorare, specialmente se il focus si sposta verso piattaforme più sostenibili dopo l’halving del Bitcoin.

4. Solana (SOL)

Solana è una blockchain ad alta velocità e basso costo, nota per la sua capacità di gestire un gran numero di transazioni al secondo (TPS). Questo la rende popolare per applicazioni DeFi e NFT. Dopo l’halving del Bitcoin, se il mercato DeFi continua a crescere, Solana potrebbe trarre vantaggio dalla sua efficienza e dal suo ecosistema in espansione.

5. Polkadot (DOT)

Polkadot è una piattaforma che consente a diverse blockchain di interagire tra loro, permettendo la creazione di “parachain” specializzate. Questa caratteristica di interoperabilità e l’ampia gamma di progetti che stanno emergendo sulla piattaforma lo rendono un candidato interessante. Dopo l’halving del Bitcoin, la necessità di collegare diversi ecosistemi blockchain potrebbe crescere, facendo di Polkadot un progetto cruciale da seguire.

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Conclusione

È importante ricordare che il mercato delle criptovalute è altamente volatile e gli investimenti sono sempre rischiosi. Effettua sempre le tue ricerche prima di investire in criptovalute e non investire mai più denaro di quanto puoi permetterti di perdere.
Oltre alle 5 criptovalute sopra menzionate, vale la pena tenere d’occhio anche altri progetti promettenti come Bitcoin cash (BCH), Chainlink (LINK), Theta (THETA) e Filecoin (FIL).
L’halving del Bitcoin è un evento significativo che potrebbe avere un impatto positivo sul mercato delle criptovalute nel suo complesso. Le criptovalute con progetti solidi e casi d’uso reali sono ben posizionate per beneficiare di questo evento e aumentare di valore nei prossimi mesi. Tuttavia, è fondamentale ricordare che gli investimenti in criptovalute comportano rischi, quindi è essenziale fare le proprie ricerche e agire con cautela.

Gli investimenti in criptovalute sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata un’imposta sugli utili.

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